an obsession with bodily incorporating little bits of inert matter...

venerdì 16 ottobre 2009

V-5 (la variabile Rhine-Zener)

Certe volte gli capita in sogno di svegliarsi in un letto familiare e di non trovarla al suo fianco. un posto vuoto. freddo.
Altre volte sogna di andare in macchina per le strade deserte di un piccolo paese del sud, e di non trovare anima viva, solo un cane che gira per le strade con una bambola di pezza rovinata in bocca.
E il sole che taglia le nubi e illumina il mare... e lungo la strada che costeggia la spiaggia...
Una volta, svegliandosi in preda al panico, lo specchio sopra il mobile è finito in mille pezzi. Lui li ha raccolti uno per uno, ma è probabile che ci siano ancora altri pezzi sparsi sul pavimento...invisibili...

Ora, non credo che siano questi sogni ad averLi incuriositi. Deve essere qualcos'altro. Qualcosa che gli tengono nascosto.
Il tavolo di plastica è insolitamente nero e opaco, questo forse per impedire qualsiasi tipo di riflesso possa distrarre la concentrazione dell'esaminato. (della cavia, si. si sente proprio come una scimmia da laboratorio, di quelle con il circuito di controllo impiantato nel cranio - l'ha visto una volta in un documentario - comandato da un interruttore bipolare. solo due posizioni. acceso. spento. Solo una scelta... Sempre la stessa.)
Dietro lo spesso vetro scuro si scorgono le sagome dei tecnici che registrano ogni singola variazione nelle sue ghiandole e nei suoi battiti. Piccole formiche operaie al servizio della loro regina. Che non si fa vedere.
E' dietro quella porta, e Lei è con lui. Lo sente...

acceso.
spento.

- Chi è che sta giocando con le luci della sala? Per favore, cerchiamo di essere professionali.
- ...ok. se siete pronti iniziamo con la terza sessione.
- quando vuole...da adesso.


la tazza di caffè, sul bordo del tavolo. dietro la porta. vicino al portatile...e il fumo che sale e si perde tra le pale del ventilatore sul soffitto.
senza dare nell'occhio, sta cercando qualsiasi elemento lo faccia distrarre da quelle carte. Vuole essere il test negativo, quello che li costringerà a tentare ancora... ma con qualcun'altro.

Eppure quel mare, le linee ondulate delle onde sul mare, lo riempivano di angoscia, al risveglio... nonostante...

- mmh. adesso vedo...
- un pò di linee ondulate...

- il termine esatto è doppia onda. usi questo.

- ok. allora doppia onda.

- bene.

non riesce a vedere il colore della tazza, ma vede il fumo che si alza.
E sente lei che lo odora, e l'odore che le ricorda quelle mattine, tiepidi, e i colibri...
C'erano due colibrì che venivano sempre a trovarli, sul davanzale della finestra della cucina, ogni mattina.
Attratti dagli odori, forse dal movimento. Forse dai suoi occhi. Che rimanevano incantati nell'intevallo di tempo infinitesimale che corre tra un loro battito di ali e l'altro.
La cosa che la colpiva è che sembrava (giuro sembrava davvero) che i due colibri sbattessero le ali in modo sincronizzato tra loro, stessa frequenza stessa ampiezza. Due suoni uguali, intonati sulla stesso colore.
Come fossero un solo essere. Simbiosi...

- avanti con la prossima.

- Cos'è... un quadrato?

- I risultati per adesso non devono interessarla. ci dica semplicemente cosa "vede".

vede...dietro la porta a vetri, vede una ragazza in gonna e tacchi a spillo seduta alla sua scrivania che accavalla le gambe nervosamente. questo la rende molto sexy. sta parlando al telefono con qualcuno.
concentrati sulla tazza. spostala...

La ragazza porta un orecchino a stella. Una stella, semplice, come un tatuaggio.


- Stella, adesso è una stella.
- Si chiama così?

- Non faccia lo spiritoso, può alterare il risultato del test.

- Ma anche non essere spiritosi può considerarsi un'alterazione no?
- Cioè, quand'è che uno si trova in equilibrio sullo Zero Assoluto?

- Suvvia, Si concentri...

Gli orecchini della ragazza sono 2, due stelle.

- ok... Di nuovo una stella...
- Chi è che ha mischiato il mazzo?

- Il mazzo viene mischiato da una macchina automatica.
- Non c'è l'interazione di nessun essere umano. se questo può tranquillizzarla...


Balle, le hanno fatte mischiare a Lei. per questo non riesce a sbagliare neanche una volta... lo stanno incastrando...

le gambe della ragazza continuano a muoversi nervosamente, il piede giocherella con la scarpa, e lui sta avendo un'erezione enorme.
questo si che pregiudicherebbe il test. immagina di infilarsi sotto quella scrivania, tra quelle gambe lunghe e vellutate...come un serpente intorno a un ramo.


acceso.
spento.


ancora più vicino al bordo, sposta la tazza sull'orlo, forza.

- Di nuovo la doppia onda

Avverte la loro eccitazione che sale ad ogni sua risposta esatta.
La paura lo assale. Non c'è scampo. non sbaglierà mai.
Non riuscirà mai a spezzare la perfetta sincronia di quel battito d'ali.
Una volta in volo, interrompere il battito significa morire. Non ci sono altre possibilità

Acceso.

Ecco...Finalmente. La tazza di caffè finisce sul pavimento, trasformandosi in tanti pezzi bianchi e liquido nero. Una sequenza non invertibile di attimi.
Lei, sussulta, per un momento. Fissa quei frammenti, come se intravedesse un disegno, un ordine preciso.

Spento.

- E' un cerchio.
- Come scusi?
- Ho detto, questa è un Cerchio.

La ragazza ha smesso di parlare al telefono. ora si alza raccoglie la sua borsa e si dirige verso l'uscita posteriore...

- Come si sente? Abbiamo finito.
- Abbiamo fatto 3 serie complete.
- Lei ha sbagliato solo l'ultima. Sa cosa significa?

- No, cosa?
- Che il test è compromesso, ovviamente. Anche una sola carta sbagliata rende inaffidabile il sistema.
- Ma è in contrasto con le nostre simulazioni. Era altamente improbabile che lei sbagliasse l'ultima carta.
- Cosa le è successo?

***

Il sogno continuava... lungo quella strada che costeggia il mare... una figura in controluce sulla spiaggia, brevi attimi e poi il cielo annuirà alla loro scelta e lei andrà, e i neri occhi grandi si accecheranno in un blu maculato di nuvole, luce tagliente che da energia all'interruttore che porta dentro e che...

***

- Stella.
- Come?
- L'ultima carta... era una stella.
- Lo so.
La tazza non è stato un grande espediente, dopotutto...

4 commenti:

  1. Oh!, hai aggiornato il Blog per davvero ;-)

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  2. 8:57?
    Ma che diavolo d’orologio hai?
    A manovella?

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  3. ma che ne so, è tutto sballato qui :)
    ci sarà il fuso orario di malibù :)

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  4. Asino, devi modificare le impostazioni di formattazione ;-)

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