an obsession with bodily incorporating little bits of inert matter...

venerdì 18 settembre 2009

Verwandlungsinhalt (V.1)

L'estate 009 fu la più calda del secolo.
Anche se tutti i scienziati(tutti tranne uno) del ECMWF - European Centre for Medium-range Weather Forecasts-erano pronti a giurare che ogni estate futura sarebbe stata la più calda del secolo, fino a quando la Grande Tempesta non si sarebbe abbattuta sul continente, come un nuovo diluvio, ripulendolo da secoli di marciume.

Ma quella fu anche l'estate in cui gozer si innamorò del manifesto pubblicitario di un profumo francese. La modella, una certa V., (Veronica? Valentina? Velia?) appariva in questo manifesto nuda di schiena, la lunga chioma nera, mossa da un fantomatico quanto finto vento, con il viso girato verso l'ignaro passante, gli occhioni scuri socchiusi in uno sguardo amiccante, provocatorio e bambinesco, morbido e conturbante. E poi quel neo, oh si, quel neo dava veramente il colpo di grazia alle sue coronarie...

Ogni volta che capitava di passare davanti a quel manifesto, gozer si sentiva in imbarazzo, si aggiustava il colletto della camicia (che non portava), si sistemava la frangetta (che non aveva) e si dava un tono da uomo vissuto (che non era), tra le risate e gli insulti dei suoi due amici, Pier e Roger. Insulti che tanto lui non capiva, essendo Roger inglese di Northamphton e Pier francese di Marsiglia, per cui prendeva la cosa a ridere e continuava a recitare la sua parte, imbarazzato e innamorato.
In realtà, tra una presa in giro e l'altra, i suoi due amici erano ben disposti ad aiutare gozer a conoscere la modella in questione, e perchè no, ad organizzare per lui anche un appuntamento romantico...

Il perchè gozer si accompagnasse con due tipi stranieri così bizzarri è presto detto. Come tutti sanno, le lingue sono importanti al giorno d'oggi, per cui conoscere l'inglese o qualche altra lingua straniera non solo può aiutare a rimorchiare le giovani turiste nei pomeriggi afosi d'estate, quando le scollature delle magliette e l'orlo delle minigonne si avvicinano entrambe pericolosamente al ventre imperlato di sudore della giovane turista, ma può risultare fondamentale nella disperata ricerca di un posto di lavoro (e perchè mai dovrei trovare lavoro? d'estate poi, meglio girare per il centro a rimorchiare belle Fräulein o Senioritas...). Per questo motivo gozer aveva preso a frequentare un locale del centro, il Bulldog Inn, dove di solito si riversavano tutti gli stranieri della città, tra studenti, turisti e nullafacenti, seguendo la brillante intuizione che a forza di frequentare solo stranieri tutte le sere, alla fine sarebbe diventato padrone delle lingue, almeno di qualche lingua, chissà poi di quale, ma era indifferente.

A lungo andare, con il passare delle serate, delle birre, dei Jack Daniels, dei White Russian e dei tramezzini alla salsa caesar, gozer si accorse che non aveva imparato assolutamente nulla, che non solo non conosceva ancora le lingue straniere, ma che adesso le confondeva l'una con l'altra, francese con tedesco, inglese con greco, in un improbabile caledoscopio verboso da cui non vi era più possibilità di fuga.
Ma a forza di non capire nulla qualcosa di fondamentale lo capì veramente.
Si accorse che poteva tranquillamente vivere senza capire assolutamente nulla di quello che diceva la gente. Scoprì, se può considerarsi una scoperta, che in fondo la maggior parte delle cose dette non contenevano nessun informazione fondamentale, che la capacità di comprendere il prossimo, di vivere in società, di relazionarsi e innamorarsi risiede altrove.
Che l'empatia non ha una voce, ma forse ha un Volto.

E tra tutti i nullafacenti abituè del locale i volti di Pier e Roger effettivamente erano i più eloquenti. Prese a ridere alle loro battute, a piangere sulle loro pene d'amore, e a seguirli nei loro viaggi alcolici. In breve tempo avevano legato e presero a frequentarsi anche fuori dal locale.

In realtà, nella loro nullafacenza, qualcosa la combinavano eccome.
Entrambi lavoravano saltuariamente per la AutoMath srl, una ditta franco-tedesca che si occupava di sviluppare modelli di automi per gli usi più disparati, dalle gallerie del vento, a i test automobilistici, a quelli con intelligenza artificiale da usare come piloti automatici, risolutori di crisi internazionali, amanti comprensivi.
Roger era commesso e fattorino (nonchè a volte uscire) a tempo perso, e Pier effettuava saltuarie consulenze in nero nel reparto Analisi Statistiche dei Dati, dove venivano utilizzati alcuni suoi algoritmi per analizzare le scelte degli automi di fronte a imprevisti o situazioni anomale.

Ora si da il caso che il reparto ASD non si trova nel gruppo di edifici principali della Automath, ma risiede sottoterra in prossimità di un prefabbricato distante due isolati e accessbile solo tramite la rete di corridoi sotterranei. L'accesso ad alcune stanze e magazzini gli era precluso, ma in fondo a lui non importava granchè, fino al giorno in cui passando davanti ad una di queste porte socchiuse non ebbe l'idea di sbirciare dentro, e...oh cavolo...cos'è questa scena che sta vedendo?? cosa stanno facendo quelle sagome avvolte nella penombra?...eppure... sembra...

...A questo punto entrano in scena 12 ragazze del corpo di ballo di Can Can seguite da un'orchestra di ottoni che suona un allegro motivetto di Cole Porter in 3/4 proprio mentre gozer sta per carpire il nome della bella cassiera sudamericana del Bulldog, dopo ore di gesti e labbiali. La vista di quelle ventiquattro gambe, lunghe, guarnite di velato Nylon 15 den, fa trasalire il nostro che, dimenticata d'improvviso la cassiera e messo da parte il suo destino, si mette a cantare e a ballare ammiccando a tutte le ragazze, che divertite gli insegnano al volo il ritornello della canzone, così che possa unirsi al coro per le strade del quartiere...

Ev'rybody
Chic or shoddy,
Ev'rybody loves to dance
Since that big dance,
Infra-dig dance
Called the "can-can" captivated France.
Why does it kill ev'ry care?
Why is it done ev'rywhere?

ritornello (qui entra gozer, abbracciato a due ballerine bionde alte almeno una spanna più di lui...)

There is no trick to a can-can,
It is so simple to do,

When you once kick to a can-can,
'Twill be so easy for you.

If a lady in Iran can,

If a shady African can,

If a Jap with a slap of her fan can,
Baby, you can can-can too.

If an English Dapper Dan can,

If an Irish Callahan can,

If an Afghan in Afghanistan can

(Or: If in Cannes ev'ry tan courtesan can)
Baby, you can can-can too...


1 commento:

  1. quote: "blablablabla....due ballerine bionde più alte di lui...blablablabla"

    ok. you've captured my curious attention.

    love, mod

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